La mia pratica integra con cura l’empatia e l’accettazione incondizionata del metodo rogersiano con le strategie basate sull‘approccio cognitivo-comportamentale e sulla mindfulness. Mi impegno a creare un ambiente sicuro, informale e di rispetto reciproco, dove i miei pazienti possano esplorare liberamente le proprie esperienze e trovare le risorse necessarie al loro percorso. Pongo particolare enfasi sull’importanza della relazione e della fiducia reciproca: elementi fondamentali per la crescita e il benessere. Parallelamente integro i concetti della terapia cognitivo-comportamentale per aiutare i miei pazienti a lavorare sul proprio modo di pensare e di sentire, imparando a riconoscere e ad accettare le emozioni senza giudizio.

Ecco che la mindfulness assume un ruolo cruciale. Attraverso pratiche di consapevolezza, si impara a gestire lo stress e a ridurre l’ansia, creando uno spazio interno di pace e equilibrio. Le neuroscienze sono parte integrante della mia pratica clinica: infatti, contribuiscono fortemente alle basi conoscitive e interpretative su cui fondo il mio intervento, rappresentando per me un substrato scientifico imprescindibile.